Bentornati su LivingDeepLife, in questo articolo andremo vedere i più importanti simboli egizi ed il loro significato.
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Ankh
E’ conosciuto anche con il nome di “chiave del Nilo” come unione delle due divinità Osiride e Iside.
Esistono varie interpretazioni che si possono dare alla croce egizia ma di fondo essa rimane il simbolo della vita, significato che accomuna le varie teorie.
Teoria 1
L’ankh era spesso rappresentato nei geroglifici e nei bassorilievi egizi in mano ai sacerdoti, i quali le porgevano al faraone o ai defunti per dare loro l’immortalità. Anche molte divinità sono spesso rappresentate mentre rivolgono l’ankh verso il faraone per donargli la loro approvazione e con essa l’immortalità.
La croce egizia rappresenta la continuità della vita anche dopo la morte del corpo fisico, il quale si trasforma in corpo luminoso nel momento della morte.
La croce egizia viene spesso rappresentata in mano o sul grembo delle divinità per indicare la loro natura ultraterrena e la loro vita eterna.
Teoria 2
I simboli che compongono il segno della croce degli egizi potrebbero essere anche interpretati in un altro modo:
- Il cerchio il sole;
- la linea orizzontale l’orizzonte;
- la linea verticale il percorso che il sole compie ogni giorno.
Secondo questa teoria quindi queto simbolo egizio rappresenta il sole e il suo percorso.
Il sole era venerato dagli egizi ed era la divinità Ra. Il sole era simbolo di prosperità e luce era visto come indispensabile alla vita.
Teoria 3
La croce egizia può essere una rappresentazione del mito di Iside e Osiride. Questa teoria è anche supportata dal fatto che i due simboli che la compongono. Il tau e il cerchio, sono proprio legati alle due divinità egizie. Queste divinità sono a loro volta riconducibili al ciclo di vita, morte e resurrezione.
Teoria 4
Secondo una delle interpretazioni più diffuse i due simboli che formano l’ank rappresenterebbero gli organi sessuali maschili e femminili.
Secondo questa teoria la croce egizia sarebbe la rappresentazione dell’unione degli organi riproduttivi che avviene durante l’atto sessuale. Da questa unione scaturisce la vita e da questo deriva il significato del segno della croce.
Occhio di Horus/Ra
L’occhio di Horus, conosciuto anche come occhio di Ra era utilizzato dagli egizi come simboli di protezione contro le cattive energie come l’invidia, le malattie e gli spiriti malvagi.
E’ il simbolo più famoso e ricorrente per gli egizi ed era anche una rappresentazione del potere divino dell’imperatore. Quando un sovrano moriva infatti, una collana con l’occhio di Horus veniva messa intorno al collo della sua mummia.
Per capire meglio il simbolo dobbiamo partire da colui che gli ha donato il nome: Horus. Nel corso dei millenni ha cambiato molte forme e molti nomi fino ad essere identificato con Ra.
Horus era il dio falco, grazie alla sua venerazione in tutto l’Egitto, i miti e le leggende su di lui si sono mischiati e modificati.
Nel periodo più antico Horus era il dio della caccia, della bellezza, dell’arte, della profezia e della musica. In tempi più recenti, era diventato il dio del cielo. Il suo occhio destro rappresentava il sole mentre quello sinistro rappresentava la luna.
Divenendo dio del cielo aveva acquisito grandi capacità. Poteva vedere tutto (chiaroveggenza) e dominava tutti gli elementi naturali mantenendoli in equilibrio.
L’occhio, a seguito di questo mito (del quale si possono trovare molte versioni differenti), simboleggia la regalità, la nobiltà e la purezza. Inoltre è un simbolo di protezione e di buona sorte.
Nell‘artimetica
Nella matematica egizia le parti costituenti dell‘occhio servivano a scrivere le frazioni, aventi il numero 64 come denominatore comune. Ciascuna parte aveva un valore di frazione dell’intero, come di rappresentazione dei sensi umani. Nello specifico:
- la parte verso il naso rappresentava 1⁄2 e l’olfatto (il naso);
- la pupilla rappresentava 1⁄4 e la vista (la luce);
- il sopracciglio rappresentava 1⁄8 e il pensiero (la mente);
- la parte verso l’orecchio rappresentava 1⁄16 e l’udito (l’orecchio);
- la coda curva rappresentava 1⁄32 e il gusto (il germoglio del frumento);
- il piede rappresentava 1⁄64 e il tatto (il piede che tocca terra).
Sommando le varie parti si ha un totale di 63⁄64: si riteneva che il restante 1⁄64 fosse stato aggiunto dal dio Thot, sotto forma di poteri magici.
La somiglianza con la ghiandola pineale (talamo)
l’Occhio di Horus pare la rappresentazione grafica di uno degli organi più importanti del cervello umano, il Talamo. Potrebbe essere considerato una specie di sorvegliante con l’incarico di verificare il grado di coerenza delle informazioni che provengono dall’esterno rispetto a quanto si era imparato nel passato. In altri termini il Talamo è responsabile dei modelli e dei valori che creano e regolano il nostro comportamento.
Scarabeo
Si narra che migliaia di anni fa gli antichi Egizi osservarono che lo scarabeo stercorario depositava il proprio seme nello sterco che poi faceva rotolare per fargli assumere una forma sferica.
Questo comportamento dell’insetto ricordò agli Egizi il moto giornaliero che compie il Sole (portatore di vita come il seme) da est verso ovest.
Il segno dello scarabeo divenne simbolo di rinnovamento, cambiamento positivo, prosperità e crescita personale.
Esistono vari tipi di scarabei: da quelli nuziali, a quelli dorati, alati e funerari.
Sole alato
Il sole alato è presente in tutte queste culture, Egitto, Mesopotamia, Anatolia, e Persia ed è un simbolo associato con la divinità, la regalità e il potere. Il simbolo è stato anche trovato nei documenti di antiche culture in varie regioni del Sud America e persino in Australia.
Era conosciuto anche come Behdety, in quanto connesso alla figura della divinità Behedti, altra forma di Horus e Dio del sole di mezzogiorno.
Nella Mesopotamia
Dal 2000 a.C. ca., il simbolo si espanse verso Levante e nella Mesopotamia. Appare in rilievi con i governatori assiri e in geroglifici anatolici come un simbolo della regalità. Trascritto come SOL SUUS (“Sua propria essenza, il Sole”, vale a dire, “Sua Maestà”)
Cultura ebraica
Dall’VIII secolo a.C. appare sui sigilli ebrei, ma come un simbolo generico di “potere”. Un esempio è un sigillo dove il sole alato viene fiancheggiato da simboli Ankh e un’iscrizione ebraica che spiega la “possessione di Hezekiah, figlio di Ahaz, re di Giuda”.
Zoroastrianismo
Il simbolo viene trovato anche nella Persia Zoroastriana.
Grecia
Il sole alato è rappresentato come una protuberanza sul caduceo di Hermes.
Uroboro egizio
Anche l’Uroboro, o il serpente che mangia se stesso, è presente in molte culture diverse, in particolare quella fenicia, greca e sud amricana.
In quella egizia rappresenta il sole. Apparentemente immobile, ma sempre in movimento, rappresenta il potere che divora e rigenera sé stesso, l’energia universale che si consuma e si rinnova di continuo, la natura ciclica delle cose, che ricominciano dall’inizio dopo aver raggiunto la propria fine.
L’Uroboro è quindi il simbolo egizio per la rinascita, la reincarnazione e la vita eterna.
La Sfinge
Non si tratta solo di uno dei monumenti più famosi della piana di Giza, ma anche di una creatura mitologica di grande importanza per gli egizi. Aveva il corpo di leone e una testa umana con paramenti regali.
La forma con testa umana veniva chiamata androsfinge (andròs-uomo).
Ci sono varie forme come ieracosfingi, corpo leonino e testa di falco, le criosfingi, corpo di leone e testa di capra.
Per gli Egizi, la sfinge era un simbolo protettivo ed era costruita vicino alle piramidi come simbolo di buon auspicio. Augurava una serena vita al faraone nell’aldilà.
Djed
Un atro dei più importanti simboli egizi è lo Djed, tradotto come “stabilità”o “presenza”. È la rappresentazione della spina dorsale del dio Osiride, re dell’Oltretomba. Per gli Egizi, la spina dorsale era sede del fluido vitale, e simboleggiava la stabilità e la vita eterna.
Tyet il nodo di Iside
Il Tyet, conosciuto anche come nodo di Iside, è tra i simboli egizi quello che assomiglia di più all’Ankh, e anche questo rappresenta la vita.
Veniva identificato con la dea Iside e, utilizzato insieme all’Ankh e al pilastro di Djed, rappresentava la natura duale della vita.
Anche se non esistono informazioni precise del motivo per cui è conosciuto come sangue di Iside, si suppone che derivi dal fatto che rappresentasse il sangue mestruale di Iside e i poteri magici che ne derivavano.
La piuma di Maat
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La piuma di Maat è spesso utilizzata come geroglifico nella scrittura egizia.
Gli egizi credevano che al momento della morte, il cuore del defunto venisse portato nella Sala delle Due Virtù, pesato su una bilancia e confrontato con la piuma di Maat.
Se il cuore è più leggero della piuma la persona andrà in Aaru (il paradiso).
Se il cuore è più pesante, verrà invece mangiato da Ammit, la divinità che mangia le anime e le maledice relegandole per sempre nel mondo sotterraneo.
Il significato della piuma è quindi legato all’equilibrio, l’ordine, l’armonia, la legge e regola, la moralità e la giustizia.
L’albero della vita
L’albero della vita era per gli antichi egizi una pianta leggendaria. Era fonte di vita eterna e della conoscenza dei cicli del tempo.
L’albero segnalava la presenza di acqua ed era apparso nella città di Heliopolis in contemporanea con la prima venuta di Ra, il Dio del Sole.
Le rappresentazioni di questo albero prendono come riferimento palme e i sicomori. Piante che secondo la mitologia egizia crescevano solo ai cancelli del paradiso.
La Dea Nut
Nut è la dea egiziana del cielo e rappresenta la pienezza del cosmo.
Di solito è raffigurata nuda, un corpo fatto di stelle, inarcando il mondo. Nut aveva il compito di ignoiare il sole ogni
sera e farlo rinascere al mattino. Era la madre delle divinità Osiride, Iside, Seth e Nefti.
Dal suo nome prende origine la parole “notte” in un svariate lingue.
Il Was
Il lungo bastone usato come uno scettro si chiama was ed è rappresentail potere divino e il dominio. Solitamente ha la sommità decorata con la testa di un animale. Era tenuto da Anubi o Seth, e la testa sul manico era spesso proprio quella del controverso “animale di Seth”. Venne chiamato così perché gli egittologi non sono ancora sicuri di quale animale sia davvero. Per alcuni sarebbe un asino, per altri un formichiere, e per altri un animale che oggi non conosciamo e perciò non possiamo riconoscere.
A volte era raffigurato anche in mano a faraoni o sacerdoti. Nell’arte funeraria simboleggia il benessere del defunto anche nell’aldilà.
Il Coccodrillo
Tra i simboli egizi ci sono anche i coccoddrilli!
Che ci crediate o no, nell’antico Egitto c’era una città chiamata Crocodilopolis dove si adoravano i coccodrilli. Erano tenuti con cura in templi dov’erano sfamati con carne fresca e torte al miele.
Il dio coccodrillo era Sobek, una divinità tenace, forte e dominatrice. I guerrieri si affidavano a lui per ricevere coraggio e forza. Nonostante talvolta sia visto come un feroce avversario, Sobek ha anche un lato gentile. Salvò il neonato Horus che stava annegando nel fiume, restituendo alla madre Iside mentre dormiva placido sul suo dorso.
Per chi volesse approfondire l’argomento linkiamo un libro specifico ai simboli egizi.
I went on a very interesting holiday to Egypt in 1989, and enjoyed seeing such things in the place where they originated.
Many thanks for following my blog.
Best wishes, Pete.
I guess was a really nice experience, yo’u re a lucky guy 🙂
Grazie per essere passato nel mio spazio.
Questo blog è davvero spettacolare, ricco di informazioni interessanti.
Ti seguirò senza ombra di dubbio.
Grazie.
Grazie a te per il supporto 😉
Devo dire che ho veramente apprezzato. Amo la cultura Egizia e di recente sto scrivendo un libro che li riguarda. Non si smetterà mai di imparare e credo che nascondano ancora molti segreti. Ottimo lavoro complimenti
Grazie Francesco 😁
Un grande in bocca al lupo per il tuo libro!!
Grazie. Purtroppo sono fermo a causa di un virus da pc proprio quando mi stanno chiamando ovunque. Ma le cadute fanno parte di questo percirso. Ho tempo di dedicarmi al secondo volume e alla miateoriavsulle tre piramidi. Speriamo stasera di riuscire a fare una fotoba orione con il mio bimbo in bocca al lupo anche a te
Sei un uomo molto profondo, mi ha fatto molto piacere la tua visita, adoro questi punti di vista 😁
Sarò lieto di mandarti una copia appena pronta. Grazie per il complimento dicismo che ho vissuto e sperimentato di tutto e le mie teorie si basano su punti di vista logici. Gli Egizi hanno un segreto ancora non svelato ma se si sa capire il loro modo di pemsare si ha tutte le risposte. Se vi serve qualche spunto chiedete pure😁
La cultura di civiltà antiche è uno degli argomenti che vogliamo trattare quindi sicuramente ti chiederò spunti 😁
Tu inserisci che sono un cacciatore di misteri aspirante astrofotografo e dove ci sono guai io mi butto a pesce sai come possobaiutare🤣 no dai m sto interessando a sumeri e egiziani😁con piacere
Dopo tutto le grandi religioni di oggi si basano proprio sui concetti di queste antiche tradizioni, se vuoi capire il mondo di oggi capisci prima di quello di ieri 😁
Se ci vuoi aiutare noi stiamo cercando degli aiutanti i quali vogliamo scriverlo per il piacere di farlo, sembri incarnare proprio il tipo di persona che vede le cose come noi 😁